
La CTU nei giudizi di separazione
La separazione tra due persone è considerata uno degli eventi di vita più stressanti per tutti i membri di una famiglia ed è metaforicamente paragonata, da molti psicologi, ad un lutto. Come è noto la separazione nel nostro ordinamento può essere “consensuale” (quando i coniugi riescono a raggiungere un accordo

Il diritto agli alimenti
Molto spesso sentiamo parlare di diritto agli alimenti e talvolta si tende a considerare impropriamente il diritto agli alimenti come sinonimo di diritto al mantenimento. In realtà i due concetti sono molto diversi tra loro per caratteristiche, presupposti e requisiti. Andiamo subito ad analizzare cos’ è il diritto agli alimenti

Il mantenimento dei figli
Come è noto il dovere di mantenimento dei figli grava su entrambi i genitori in proporzione alle rispettive capacità economiche ed a prescindere dal fatto che i genitori siano legati o meno dal vincolo matrimoniale. La legge prevede infatti che “Il figlio ha diritto di essere mantenuto, educato, istruito e

Assegno divorzile e nuova relazione dell’ex coniuge
Un tema spinoso è quello relativo al contributo al mantenimento, in sede di divorzio, in favore del coniuge economicamente più debole; trattasi di una conseguenza patrimoniale del divorzio. La Legge italiana sul divorzio prevede che colui che chiede un contributo al proprio mantenimento debba dimostrare di essere privo di mezzi

L’addebito nella separazione: presupposti e conseguenze
Molto spesso si sente parlare di “separazione con addebito“: in questo articolo cercheremo di fare chiarezza sull’espressione e vedremo insieme quali sono i presupposti per il riconoscimento dell’addebito e soprattutto quali sono le conseguenze. L’addebito in sé consiste in una grave violazione dei doveri derivanti dal matrimonio attraverso un comportamento

Mantenimento e versamento diretto
Come sappiamo in sede di separazione, qualora uno dei due coniugi non abbia adeguati redditi propri, il Giudice può obbligare l’altro al versamento mensile di un assegno di mantenimento, naturalmente commisurato alla capacità economica e reddituale del soggetto obbligato. La norma di riferimento è l’art.156 del Codice Civile che di

Il cyberbullismo e la Legge n. 71/2017
Uno dei fenomeni che maggiormente preoccupa oggi i genitori è il cosiddetto CIBERBULLISMO. In questo articolo cercheremo di fornire brevi cenni e consigli pratici per tutti coloro che fossero in qualche modo alle prese con tale fenomeno sempre più diffuso, purtroppo. Che cos’è il “cyberbullismo”? L’art.1 della legge in esame

Decadenza dalla responsabilità genitoriale
Nel caso in cui un genitore sia assente, violento o abbia un comportamento che possa pregiudicare la sana crescita del bambino, cosa può fare l’altro genitore o i familiari?Il rimedio, in una situazione di questo tipo, è rappresentato dall’art.330 c.c. – Decadenza dalla Responsabilità Genitoriale – il quale testualmente recita:

Sentenza Cassazione n. 12241 del 23 giugno 2020
L’abbandono del tetto coniugale o allontanamento dalla residenza familiare si verifica quando un coniuge, con o senza prole al seguito, decide – senza giustificato motivo – di lasciare la casa coniugale ovvero il luogo in cui si è svolta la vita familiare; tale comportamento viola uno dei doveri nascenti dal

Se il figlio convivente si trasferisce in un’altra città
Interessante è la pronuncia della Cassazione su un tema spinoso: cosa succede se il figlio convivente con l’ex coniuge si trasferisce a studiare in un’altra città? In questo caso l’altro genitore (ovvero quello non collocatario) può chiedere la revoca del provvedimento di assegnazione della casa coniugale per il venir meno

Se un genitore viola gli obblighi di bigenitorialità
Come abbiamo avuto modo di evidenziare più volte, il nostro ordinamento si ispira al principio della “bigenitorialità” che riconosce la totale parità dei genitori nella formazione e crescita dei figli minori, che hanno il diritto di mantenere un rapporto continuativo e stabile sia con la mamma che con il papà,

Affido condiviso e tempi di permanenza
La Corte di Cassazione torna ad occuparsi del tema dell’affido condiviso e lo fa in una recente ordinanza, stabilendo che l’affido condiviso non presuppone automaticamente che i figli minori trascorrano tempi paritetici con entrambi i genitori, essendo sempre demandata al Giudice di merito la valutazione, nel caso concreto, del prioritario

Il minore vittima di violenza assistita
La violenza assistita è stata definita dal Cismai (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso dell’Infanzia) come “l’esperienza, da parte del minore di qualsiasi forma di maltrattamento, compiuto attraverso atti di violenza fisica, verbale, psicologica, sessuale ed economica, su figure di riferimento o su altre figure affettivamente significative

Se il figlio chiede di vivere col padre
In caso di separazione tra i genitori, il tema dell’affido e del collocamento dei figli minori è uno dei temi più delicati. Se, infatti, l’affido è condiviso (salvo casi eccezionali), il collocamento dei figli viene disposto presso uno dei genitori (genitore collocatario) stabilendo contestualmente le modalità di visita con l’altro