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Separazione: casa, figli e mantenimento

Sei ad un punto critico della Tua vita: hai deciso di separarti.

Sappiamo, perché questo è il nostro lavoro, che hai mille dubbi e incertezze da affrontare.

Per mettere un po’ d’ordine tra i tuoi pensieri, individuiamo fin da subito i tre aspetti (personali e patrimoniali) su cui la separazione potrà condizionare la tua futura vita: i figli, la casa, il mantenimento

I Figli

Due coniugi separati non potranno ovviamente convivere tra di loro e quindi, uno dei due, necessariamente dovrà rinunciare al proprio quotidiano rapporto con i figli.

Piaccia o meno, salvo casi davvero eccezionali, i figli sono assegnati alla madre.

In ogni caso, ciascun genitore potrà e dovrà continuare ad essere presente nella vita dei figli, partecipando ad ogni più importante decisione, senza mai interrompere il proprio legame affettivo.

Che tu sia o meno il genitore affidatario, non devi avere nulla da temere: la legge tutela ciascuna posizione. Lo fa non solo nei tuoi interessi, ma soprattutto nell’interesse dei figli, affinché mai divengano oggetto di pretese o merce di scambio.

La casa

La separazione comporta inevitabilmente che uno dei due coniugi debba abbandonare la casa familiare. Quale dei due? Per dirla in breve, a prescindere da chi ne sia il proprietario effettivo, la casa è riservata ai figli e quindi, di conseguenza, al genitore che stabilmente convive con loro. Il tema è comunque complesso e, come potrai immaginare, numerose varianti potrebbero condizionare gli esiti dell’attribuzione della casa.

Il mantenimento del coniuge

Nelle intenzioni, la Legge intende tutelare i figli e il coniuge economicamente più debole, lasciando che il coniuge che si occupava del fabbisogno economico della famiglia, continui a farlo, anche dopo il suo scioglimento. Numerose circostanze potrebbero attenuare o aggravare quest’onere. Sarà compito del tuo avvocato individuare quei fattori che potranno condizionare in senso a te favorevole l’attribuzione o l’esenzione dal mantenimento.

Il mantenimento dei figli

Il coniuge non affidatario, inoltre, è sempre tenuto a versare il mantenimento in favore dei figli. Contrariamente a quanto generalmente si crede, il mantenimento è sempre dovuto anche qualora abbiano già compiuto la maggiore età. L’unico elemento che può esonerare o attenuare l’obbligo di corrispondere il mantenimento in favore dei figli consiste nella loro effettiva o potenziale autosufficienza economica.

Separazione giudiziale o separazione giudiziale

Le separazioni possono essere gestite in modo più o meno conflittuale, ma farsi guerra è sempre inutilmente dispendioso. La via maestra da seguire è quella dell’accordo, ovvero della separazione consensuale. Sarà compito degli avvocati assistere i coniugi affinché possano accordarsi sulle modalità attraverso cui regolamentare la loro separazione.

Per questo, la fase che precede la separazione è la più importante ed è fondamentale affidarsi fin da subito in buone mani. Solo nel caso in cui non ci si riesca a raggiungere un accordo, l’unica strada percorribile sarà quella della separazione giudiziale. Separarsi giudizialmente significherà intraprendere una vera e propria causa, nel corso della quale dover fornire al Giudice tutti gli elementi che gli consentiranno di assumere la propria decisione, soprattutto in riferimento a quegli elementi di disaccordo che hanno fatto fallire il tentativo di separazione consensuale e che, prevedibilmente, in sede giudiziale saranno oggetto di maggiore contesa. Proprio per questo, le separazioni giudiziali sono spesso emotivamente molto stressanti per i coniugi, poiché ciascuno avrà interesse a ficcare il naso nei redditi dell’altro (anche facendo emergere eventuali profitti “non dichiarati”) e a entrare nel merito dei comportamenti personali che hanno causato la crisi familiare. In questo contesto, come puoi immaginare, nessun aspetto della vita di coppia viene trascurato e tutto potrebbe entrare in discussione (addirittura le abitudini sessuali e qualsiasi tuo più intimo comportamento).

Tutto questo non conviene chiaramente a nessuno (se non forse ai vostri avvocati!).

Quanto tempo occorre per separarsi

Certe separazioni si trascinano per anni: perché i coniugi non riescono ad accordarsi, perché cambiano continuamente idea e, soprattutto, perché non sono adeguatamente e costantemente assistiti. In realtà un risposta puntuale e tempestiva da parte dell’Avvocato può arginare il rischio che certe situazioni di conflitto si incancreniscano. Spesso dietro una separazione impossibile c’è semplicemente un avvocato irreperibile (che non può mai rispondere al telefono, che rimanda continuamente gli appuntamenti e che si trincera dietro risposte vaghe per evitare domande che gli costerebbero ore di studio per una materia che non conosce fino in fondo).

Contrariamente a quel che si crede, l’iter processuale di una separazione è, invece, abbastanza rapido, sebbene sempre variabile in funzione del Tribunale territorialmente competente. Almeno nel caso di una separazione consensuale, bastano davvero pochi mesi dalla presentazione del ricorso, affinché sia fissata l’udienza e siano quindi omologati gli accordi.

Noi procederemo così

Per fortuna, anche quando i conflitti sembrano più aspri, trovare un accordo (che conduca alla separazione consensuale) è generalmente più semplice di quanto non si creda. Il primo passo da compiere sarà ascoltare e comprendere le vostre contrapposte divergenze e, su queste basi, redigere  una bozza delle condizioni di separazione “cucita su misura” per le vostre personali necessità. Questa bozza vi sarà immediatamente consegnata, affinché possiate discuterne insieme, anche elaborando la reciproca convenienza che entrambi avrete a raggiungere un accordo, anziché aggravare le ragioni di conflitto. Dopo che ne avrete discusso, valuteremo insieme quali modifiche apportare, finché questi accordi non siano perfettamente rispondenti alle vostre aspettative e alle vostre esigenze.

In questa fase preliminare e in tutta la trattativa che ne seguirà, il dialogo è importante. Per questo saremo sempre disponibili (e reperibili!) per confrontarci apertamente con te, con il tuo coniuge ed eventualmente col suo legale.

Avvocati Matrimonialisti Associati

A.M.A. (Avvocati Matrimonialisti Associati) è l’associazione che riunisce in tutta Italia gli Avvocati specializzati in diritto matrimoniale e diritto di famiglia. Si tratta di un settore molto specialistico del diritto, in cui c’è molto da sapere e poco da improvvisare.

Il consiglio che ti diamo è di non affidare la tua separazione all’Avvocato vicino di casa oppure all’amico dell’amico. Cerca fin da subito chi abbia comprovata esperienza in materia. Un errore commesso in fase di separazione o una trattativa non seguita e condotta nel modo appropriato potranno portare a disastri e a conseguenze irreparabili.

Quanto costa separarsi

Dietro ogni separazione c’è generalmente tanto lavoro: ore spese ad ascoltare i problemi della coppia, a redigere e modificare accordi, ad interloquire con il legale della controparte e, infine, a partecipare alle udienze, presso il Tribunale competente. Per questo, il compenso richiesto e generalmente molto elevato e la separazione è un lusso che non molte famiglie possono concedersi.

La nostra associazione (e il nostro network di avvocati specializzati in diritto matrimoniale) nasce proprio per rispondere a questa esigenza offendo a tutti, anche a chi versa in condizioni di disagio economico, l’opportunità di accedere ad un’assistenza legale altamente specializzata.

8 commenti

  1. E’ cittadina italiana ? Ha un permesso a tempo indeterminato ? (cfr. Lex. Bossi-Fini) Vi sono figli nati dal matrimonio residenti e studenti Italia? La signora lavora? Di chi é l’abitazione? Non sono avvocato, ma mi sorgono, per capire meglio, innanzitutto questi quesiti.

  2. Sono moldava, sono apposto con i documenti in Italia. Non lavoro più x che il bambino è stato male dal nido e o perso il lavoro x che sono stata con lui acasa . Ci sono cose che non vano bene nella nostra relazione, non siamo sposati, bambino ha 2 ani e non andiamo più d’accordo. Lui è rumeno. In questo caso, visto che non sono una drogata e alcolica, anzi, sono un persona che mi do sempre da fare, posso perdere i diritti di mama visto che non ho una casa e sono in affitto? E si prende in considerazione anche che cosa ho in mio paese?. GraziePS: ( Lui ha di tutto in suo paese, la sua mama lo vuole separare da me e io ho paura di perdere il figlio visto che sono po’ era e loro ricchi.)

  3. Da quanto leggo l’uomo perde già dall’inizio. Siamo completamente spacciati. Specialmente in questo brutto periodo lo siamo ancor di più. La legge non è equilibrata, tutela solo una parte della famiglia ! Qui non si sa da dove partire !!! Se non hai un bel portafoglio carico di danari allora per per te la partita si apre già con una netta sconfitta.

  4. Salve spiego subito la mia situazione,io verso un assegno di mantenimento di 300 euro più metà mutuo di 370 + il 50 percento delle spese condivise.la mia domanda è io ho uno stipendio netto di 1000 euro essendo un partime 25 ore e invece lei uno stipendio netto di 1500 euro + assegno unico di 188 euro.volevo sapere se devo continuare a pagare metà del mutuo oppure no perché così io non posso andare avanti aspetto vostro riscontro grazie

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