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5 modi per contenere i costi della separazione

La separazione è sempre un momento doloroso nella vita di una coppia, ove ciascuna parte viene a trovarsi nella condizione del dover rielaborare la rottura di vecchi equilibri e l’esigenza di crearne degli altri. Se è innegabile la difficoltà del percorso psicologico di chi si accinge a separarsi, è pur vero che questa può essere mantenuta in certi argini, in modo da non sfociare in una vera e propria guerra. L’aiuto di esperti sarà fondamentale e, questo, anche al fine di rendere la procedura legale più breve possibile e con minor strascichi anche dal punto di vista economico.

È importante che in questa fase non si commettano errori dettati dall’instabilità emotiva delle parti, ed a tal fine possono risultare utili alcuni suggerimenti.

Ecco 5 modi per contenere i costi della separazione:

1) -Scegliere di rinunciare alla guerra personale ma concentrarsi sull’obiettivo comune, ossia sciogliere il vincolo coniugale nel più breve tempo possibile, dato che questo non risponde più alla volontà delle parti.

La possibilità di un accordo deve essere una strada sempre da tentare:  l’ accordo infatti consentirà di risparmiare i costi del processo che indubbiamente saranno tanto più alti quanto più tempo durerà il giudizio, e questo non solo per le competenze del difensore ma anche e soprattutto per la precarietà del rapporto che permarrà durante tutto il periodo del procedimento giudiziale.

2) – La difficoltà nel riuscire a trovare un comune accordo, specie in presenza di figli, potrebbe essere superata rivolgendosi a figure specializzate in questo settore come un mediatore familiare. Quest’ultimo, lungi dal voler suggerire soluzioni preconfezionate di accordo, grazie alle proprie competenze in campo psicologico, nonché alla sua natura di esperto del diritto, sarà in grado di contemperare le diverse esigenze in gioco e di trovare il modo per mettere in relazione le volontà delle parti che, messi da parte i rancori, raggiungeranno l’intesa sulla definizione della situazione.

3) -Pianificare i costi della separazione tentando di rimanere nel budget. Informarsi sui costi della separazione e sugli obblighi anche economici a cui si andrà incontro con la separazione, sarà un buon modo per tenere sotto controllo la spesa preferendo, in un’ottica complessiva, sempre quelle soluzioni che assicurino tutta la spesa necessaria ma che sia anche la minore possibile. Ad esempio in caso di mutuo per l’acquisto di una casa, scegliere quella soluzione che risponda meglio alle proprie condizioni economiche attuali, cedendo la propria quota all’altro/a nel caso di mutuo cointestato, ove per una parte sia venuto meno l’interesse all’acquisto fatto, tempo addietro,  in previsione di una vita familiare insieme sotto quello stesso tetto.

4) -Non rinunciare alla propria genitorialità per la difficoltà di vivere il rapporto quotidiano con i figli; alla lunga tale comportamento porterà ad un progressivo distacco con un inevitabile riflesso anche sulla sfera economica: meno un genitore conosce le esigenze dei suoi figli più questi, o l’altro genitore con cui i figli convivono,  potrà  chiedere contributi economici senza necessità di dover giustificare ulteriormente.

5) -Non fare crescere gli arretrati dovuti per mantenimento di figli o ex coniuge. In caso di difficoltà nel pagamento  dell’assegno mensile di mantenimento, a seguito di perdita o diminuzione del lavoro ad esempio, è sempre più opportuno chiedere al giudice una revisione dei propri obblighi, piuttosto che non pagare facendo accumulare arretrati poi difficile da smaltire, correndo il rischio anche di avere una denuncia in campo penale, con conseguente necessità di rivolgersi ulteriormente ad un avvocato penalista per la difesa della propria posizione.

Avv. Daniela D'Alessandro
Avv. Daniela D'Alessandro

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