Nella società contemporanea vi è un alto tasso di sofferenza psicologica infatti l’ultima versione del DSM (la classificazione psichiatrica più utilizzata nel mondo) ha distinto centinaia di disturbi mentali.
Ansia e depressione sono le sindromi più comuni, ma quando queste correlano o insorgono l’una dopo l’altra od insieme ad altri sintomi (come per le dipendenze o i disturbi alimentari o sessuali) la battaglia si fa dura. Il DSM, ma anche l’ICD (formulato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) distinguono delle macro categorie di disturbi mentali; qui di seguito non mostreremo le condizioni che presentano prevalentemente un substrato neurologico od organico e i disturbi dell’infanzia della fanciullezza e dell’adolescenza, e sono:
• Disturbi d’Ansia
• Disturbi Depressivi
• Disturbo Ossessivo-Compulsivo (o dello spettro ossessivo)
• Disturbi Bipolari
• Disturbi di Personalità
• Disturbi del sonno
• Disturbi sessuali
• Disturbi alimentari
• Dipendenze
• Disturbi dissociativi e trauma correlati
• Disturbi psicotici (o dello spettro schizofrenico)
Di tutti questi disturbi ansia e depressione (i cosiddetti disturbi emotivi) sono quelli più frequenti e quasi sempre co-presenti con gli altri disturbi. Spesso gli psichiatri, privati e non, utilizzano una nomenclatura vecchia e oltremodo fuori tempo per descrivere questi disturbi; si sente spesso dire sindrome ansiosa-depressiva, sindrome maniaco-depressiva, nevrosi depressiva ecc. Tutte queste classificazioni oggi non esistono più e i disturbi che si manifestano nei pazienti si sono evoluti insieme alla società.
Faremo qui di seguito una classificazione dell’ansia e della depressione poichè sono i disturbi più diffusi nella popolazione generale.
Disturbi d’ansia: Attacchi di panico, Agorafobia, Ansia generalizzata (rimuginio costante e tensione psico-fisica per tutto il giorno per almeno 6 mesi), Fobie (di animali-oggetti-situazioni-sociale).
Disturbi depressivi: Episodio depressivo (umore down per circa una settimana), Depressione maggiore (umore in down per almeno 6 mesi), Distimia (lieve depressione per almeno 2 anni).
La psicoterapia cognitivo-comportamentale risulta efficace in tutti i disturbi sopra riportati e si colloca nella moderna medicina evidence-based. Consigliamo a tutte quelle persone che soffrono di questi disturbi di non applicare solamente la terapia farmacologica poichè il tasso di ricaduta è molto alto senza l’intervento della psicoterapia e quindi senza una presa di coscienza attiva dell’individuo e senza il suo intervento volto a cambiare il suo stile di vita o le sue abitudini mentali.