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I diritti ereditari del divorziato

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Uno dei quesiti più frequenti posti all’attenzione dell’avvocato specializzato in diritto di famiglia è quello inerente alla capacità del coniuge divorziato di essere erede in caso di morte dell’ex coniuge.
Ebbene, volendo rispondere di botto, posticipando le dovute spiegazioni ed eccezioni ad un omento successivo, la risposta che può essere data è senz’altro negativa. Con il divorzio infatti, ovvero, con lo scioglimento degli effetti civili del matrimonio, i rapporti che esistevano in costanza di matrimonio e quelli sopravvissuti in fase di separazione, vengono definitivamente meno, con la diretta conseguenza che il coniuge divorziato non parteciperà a nessun titolo nella successione ereditaria dell’altro.

Tale impossibilità di essere erede dell’ex coniuge nei cui confronti sia intervenuta una sentenza di divorzio nasce dalla considerazione che tra i due ormai sia venuto meno il legame di tipo parentale, ossia si è perso quella condizione che la Legge riconosce come necessaria per poter essere eredi in assenza di testamento.

In caso di morte di un soggetto, infatti, ove questo non abbia fatto testamento, si aprirà la successione legittima, dove il titolo di erede viene ad essere stabilito dalla Legge. Il coniuge rientra tra gli eredi stabiliti dalla Legge, anzi a questi spetterà una determinata quota del patrimonio anche ove sia stato fatto testamento e questo non abbia previsto alcunché per l’altro coniuge. La Legge infatti prevede che coniuge e figli non possano mai essere esclusi dall’eredità anche in presenza di un testamento che disponga diversamente.
Se ciò è vero per il coniuge, non è altrettanto valido per il coniuge divorziato che di fatto e di diritto non è più  legato all’ex coniuge, tanto da potersi anche risposare. Quest’ultima eventualità però non è di poco conto nell’ambito del tema che stiamo trattando e spieghiamo subito il perché.

Se infatti il coniuge defunto non si era risposato ed aveva maturato il diritto alla pensione prima del divorzio e, soprattutto, il coniuge superstite aveva già diritto ad un assegno di divorzio, allora il coniuge divorziato anche in caso di morte dell’ex coniuge avrà diritto alla reversibilità della pensione di quest’ultimo. Tuttavia è bene precisare che se il coniuge divorziato aveva sì visto riconoscersi un diritto al mantenimento post divorzio ma questo era stato stabilito che fosse da versarsi in un’unica soluzione (ovvero come si suol dire una tantum) allora nessun diritto alla pensione di reversibilità potrà aversi a suo beneficio. Tale ragionamento non vale nel caso in cui il defunto si fosse risposato.

Inoltre nel caso a beneficio del coniuge superstite fosse stato previsto e stabilito un assegno di divorzio e sia evidente e dimostrabile lo stato di bisogno attuale dello stesso, allora l’assegno di divorzio spetterà a questi anche in caso di morte dell’ex coniuge e assumerà le vesti di assegno alimentare a carico dell’eredità. Tale
diritto però non è automatico ma vi sarà la necessità di fare un ricorso in Tribunale.

Avv. Daniela D'Alessandro
Avv. Daniela D'Alessandro

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