Quanto tempo serve per divorziare?

I tempi necessari per divorziare sono largamente influenzati dalla circostanza che i coniugi siano già d’accordo sulle condizioni del divorzio, oppure siano tra di loro in contrasto. Proprio come hai già vissuto in occasione della separazione, marito e moglie dovranno accordarsi sulla destinazione della casa coniugale, sull’affidamento dei figli e sull’attribuzione dell’assegno di mantenimento (che con il divorzio assume il nome di assegno divorzile).

Nel caso in cui vi sia accordo tra i coniugi

In linea molto generale, se i coniugi sono già d’accordo circa le condizioni che regoleranno il loro divorzio, allora si potrà procedere scegliendo tra il divorzio mediante negoziazione assistita o mediante deposito del ricorso in Tribunale. Non ti avventurare in altre ricerche per comprendere cosa significhino questi termini: sarà compito del tuo avvocato conoscere le differenze tra queste due procedure e scegliere quale preferire. Quel che ti interessa sapere è che, se vi è accordo, mediante ciascuna di queste due procedure potrai risparmiare molto tempo: l’accordo tra marito e moglie già c’è, resta solo da formalizzarlo senza null’altro da decidere. In questo caso, sarà sufficiente sicuramente un tempo variabile tra i tre e i dieci mesi. Tra tre e dieci mesi c’è una bella differenza, ma questo divario può essere determinato dalla rapidità con cui il tuo Avvocato sbrigherà gli adempimenti necessari e dalla efficienza del Tribunale competente. Ricorda che il tribunale non lo puoi scegliere, ma l’avvocato si 😉

Nel caso in cui non vi sia accordo tra i coniugi

I tempi diventano invece molto più lunghi quando tra i coniugi non vi è alcun accordo. Le lungaggini saranno dovute in primo luogo ai tempi necessari per la trattativa tra le parti e i loro Avvocati. Chiaramente avere al proprio fianco un Avvocato capace e determinato significherà riuscire a spuntare un accordo più favorevole (o almeno significherà abbandonare la trattativa senza sprecare tempo quando l’accordo si riveli impossibile da raggiungere). Nel caso in cui la trattativa dovesse malauguratamente fallire e i coniugi non saranno riusciti a raggiungere alcun accordo, allora non resterà altro da fare se non intraprendere la via giudiziale. Sarà una causa a tutti gli effetti che dovrà portare il giudice a pronunciarsi sulle condizioni del divorzio, sciogliendo quei nodi su cui marito e moglie non sono riusciti ad accomunare i loro intenti. Udienza dopo udienza sarà necessario produrre documenti, redigere atti ed eventualmente acquisire mezzi di prova e testimonianze. Come tutte per le cause, quindi, serviranno purtroppo anni prima che si giunga ad una sentenza.