Ci occupiamo esclusivamente di divorzi e siamo esperti nella soluzione dei conflitti familiari, per gestire la crisi coniugale risparmiando tempo e ogni stress emotivo.
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Inizia ad affrontare il tuo divorzio con il piede giusto, evitando gli errori più comuni che potrebbero farti perdere inutilmente tempo, tranquillità (e soldi).
Probabilmente hai già discusso con il tuo coniuge dell’ipotesi di divorziare e avrete forse già iniziato a discutere di come articolare i vostri rapporti. Interrompi immediatamente ogni trattativa e abbandona l’improvvisazione. Un eventuale accordo potrebbe essere, nella migliore delle ipotesi, una semplice perdita di tempo. Oppure potrebbe danneggiarti. Solo con il patrocinio di un avvocato (adeguatamente competente) potrai essere certo di aver raggiunto un accordo che: 1) sia suscettibile di essere omologato dal Tribunale; 2) che non pregiudichi i tuoi diritti; 3) che non dia luogo a conflitti e dispute interpretative nel corso del divorzio.
Per tutelare i tuoi diritti hai bisogno che ad occuparsene sia un professionista. E non basta che sia il primo che capita. Il diritto matrimoniale è una branca molto specifica e un avvocato con poca esperienza potrebbe commettere molte ingenuità o non essere all'altezza di redigere un accordo tagliato su misura per le esigenze tue e della tua famiglia.
Il divorzio è una scelta definitiva, un punto di non ritorno. Ogni tua scelta dovrà essere ben ponderata perché potrà portare a conseguenze irreparabili. Occorre discuterne a lungo con un professionista e vagliare attentamente, in primo luogo, se vi è una effettiva convenienza a divorziare e, quindi, in subordine, stabilire a quali condizioni può essere utile farlo. Ci sono coppie che restano separate a vita, senza mai divorziare e altre che, viceversa, hanno utilità a divorziare non appena ottenuta la separazione. Evita l'improvvisazione e le scelte affrettate: l’unica scelta affrettata che devi compiere e di rivolgerti al tuo avvocato di fiducia!
Anche se non sei tu ad aver scelto di divorziare, quando non c'è altro rimedio e la relazione è destinata in ogni caso a finire, giocare d'anticipo può rappresentare un importante vantaggio. Fa che sia il tuo avvocato a contattare il coniuge e a proporre una prima ipotesi di accordo (ovvero una bozza delle condizioni di divorzio). Prendere l'iniziativa significa dettare le regole del gioco, porre le basi su cui avverrà la trattativa.
Separati.org è un'iniziativa promossa da A.M.A. (Avvocati Matrimonialisti Associati), l'associazione di avvocati costituita allo scopo di garantire assistenza legale gratuita.
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Sappiamo che molti divorzi sono una semplice formalità burocratica, poiché ogni eventuale contesa è stata probabilmente già ripianata in sede di separazione. In questi casi ovviamente, l'obiettivo della coppia non è solo trovare una specialista, ma soprattutto poter tagliare le spese legali.
Anche per risparmiare, tuttavia, occorre conoscere le vie giuste per farlo, avendo la certezza di non perdere tempo in tentativi inutili.
Siamo pronti ad aiutarti anche in questo, illustrandoti la via più semplice ed economica per ottenere rapidamente il divorzio di cui necessiti.
Con il divorzio il coniuge economicamente più abbiente resterà obbligato a corrispondere all’altro un assegno periodico (assegno divorzile). Sui criteri da seguire per la quantificazione di questo assegno incidono numerosi parametri, sicché non è astrattamente possibile a procedere ad una sua precisa e certa quantificazione. Questi parametri dovranno tener conto ad esempio della durata del matrimonio, del contributo dato da ciascun coniuge alla vita e alla formazione del patrimonio familiare, della effettiva possibilità che il coniuge economicamente più debole possa provvedere autonomamente al proprio fabbisogno senza gravare a vita sull’altro.
In linea generale, si: il coniuge divorziato non può vantare pretese sull’eredità lasciata dall’ex coniuge defunto. Tuttavia, al coniuge divorziato può essere riconosciuto il diritto a ricevere un assegno successorio a carico dell’eredità. Anche l’assegno successorio potrà essere corrisposto mediante versamento periodico o in un’unica soluzione.
Si, anche il coniuge divorziato ha diritto a percepire una parte del TFR del coniuge da cui ha divorziato, a condizione che nel frattempo non abbia contratto un nuovo matrimonio. Questa quota è pari al 40% della parte del TFR maturata durante gli anni in cui sono coincisi il rapporto lavorativo ed il rapporto matrimoniale.
Si, se il diritto a percepire la pensione è precedente alla sentenza di divorzio. Nel caso in cui l’ex coniuge abbia contratto un nuovo matrimonio dopo il divorzio, il diritto riguarderà una quota della pensione di reversibilità. Per calcolare tale quota si dovrà considerare principalmente (ma non solo) la durata dei rispettivi matrimoni.
Sotto il punto di vista personale, col divorzio i coniugi cessano di essere effettivamente marito e moglie l’uno dell’altra, sicché entrambi potranno convolare (eventualmente) a nuove nozze e la moglie perderà il cognome maritale. Con il divorzio, inoltre, verranno meno il dovere alla fedeltà coniugale, il dovere alla coabitazione e il reciproco obbligo di assistenza materiale e morale.
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